Chi sono i Guardiani dei Cancelli (GATEKEEPERS)?

Il gatekeeping indica l’omissione selettiva delle notizie da parte di un organo di stampa o di un’autorità politica, per influenzare l’opinione pubblica.
È un meccanismo applicato al lavoro di agenti letterari, editori, all’attività editoriale e produttività nella stampa e televisione, nonché alle strategie di distribuzione e marketing di prodotti mediali.
GOMBLOTTO? Potrebbe sembrarlo, ma in realtà un filtro alle notizie è necessario altrimenti ne saremmo inondati più di quanto non lo siamo già.
Chi sono i guardiani dei cancelli (GATEKEEPERS)?
Come intellettuali dalla puzza sotto il naso, il dolcevita nero, il basco e la passione per l’enologia, i gatekeepers decidono chi è degno di superare il loro insindacabile giudizio ed irrompere nel variegato spazio mediale.
Hanno il potere sia su coloro che cercano di essere informati (il pubblico), sia su chi cerca di informare (politici, attivisti, accademici, ecc.).
Determinano il contenuto dell’informazione pubblica e decidono quanto una storia sia notiziabile. Sembra un orrendo neologismo, ma la notiziabilità è un concetto usato in sociologia della comunicazione che si può definire come l’attitudine di un evento a essere trasformato in notizia.
Gatekeeping vuol dire anche trattenere la possibilità dell’informazione di sortire effetti per i quali è stata concepita e diffusa.
Ma non s’era detto che l’informazione doveva essere libera?
A questa libertà ci pensano i social, posti incustoditi in cui le fandonie possono girare liberamente senza che nessuno possa prevenirne l’ingresso e frenarne il fluire.
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