La FOMO (“Fear Of Missing Out”)

La FOMO (“Fear Of Missing Out”)
La FOMO (“Fear Of Missing Out”), cioè la paura di essere tagliati fuori, è la malattia del nostro secolo popolato da internauti ossessionati dalle comunicazioni con il pensiero costante che gli altri stiano facendo qualcosa di più interessante e che ci stiamo perdendo qualcosa.
L’acronimo è stato coniato qualche anno fa per descrivere un disordine psicologico causato dall’uso spasmodico della tecnologia.
È un disturbo patologico che è sempre esistito, ma l’avvento dei social network ne ha peggiorato i sintomi e gli utenti possono essere letteralmente consumati dal bisogno ossessivo di controllare ciò che gli altri fanno. Un bisogno ingiustificato che talvolta, se non soddisfatto, può causare delle vere e proprie “crisi di astinenza”.
Chi è affetto da FOMO cade in un circolo vizioso: cerca di riempire la solitudine con i social che solo apparentemente gli danno compagnia, facendolo cadere invece in un senso di solitudine ancor maggiore che cerca di colmare ancora una volta attraverso i social. Senza via d’uscita.
Ma cosa succederebbe se dovessimo perdere ogni controllo sulla gestione della “vita virtuale”? Cosa potrebbe succedere, in un futuro non troppo lontano, se non riuscissimo ad arginare il fiume in piena che ci sta travolgendo?
Lo racconta in modo drammatico e toccante un giovane regista, Emilio Fallarino, nel suo ultimo progetto cinematografico. Un cortometraggio davvero interessante in cui si prospetta una possibile realtà futura in cui si spezza la linea sottile che separa la normalità dalla follia (Scopri di più cliccando qui ➡️ Social Asylum – Short film)
Ma a questo punto sorge spontanea la domanda: siamo noi a controllare i social network o loro a controllare noi?
Ma soprattutto: ti capita ancora di vivere un momento per il solo gusto di farlo senza sentire il bisogno di farlo sapere al mondo?
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